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La guerra rappresenta una minaccia per l’artigianato locale. Con l’intento di preservarlo, noi ci impegniamo a vendere dei prodotti artigianali. Questo permette agli artigiani di poter vivere e far vivere il loro paese. Nel lungo termine l’obiettivo è la ricostruzione del paese. 

Intarsio,

Georges, artigiano con cui noi lavoriamo, ha visto il suo laboratorio distrutto dopo l’invasione del Fronte Al-Nostra nel 2014. Dopo questo, non resta niente, solo i resti di una vita un tempo semplice e felice. Con l’aiuto di SOS Cristiani d’Oriente ha potuto riscostruire il suo laboratorio e continuare a fabbricare le sue belle scatole.

Noi collaboriamo anche con due fratelli di Damasco dell’età di 70 anni, che lavorano il legno da molti anni. Loro abitano di fianco alla casa Sant’Anania, luogo della conversione di San Paolo, che si trova nella Vecchia Damasco. Anch’essi subiscono le conseguenze della guerra. Poter vendere i loro prodotti garantisce loro protezione e stabilità. Essi possono contare ora sul nostro aiuto per sviluppare la loro impresa familiare.

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Oggetti religiosi

Icone : Imad è un giovane che abita a Qara. Inattivo a causa della guerra è rimasto a lungo senza un lavoro. Grazie al suo grande talento di pittore e con l’aiuto di un prete locale, si è lanciato nella creazione di icone. Imad lavora ora per la Chiesa ortodossa in Siria. Ha realizzato icone per la cattedrale di Homs che era stata distrutta dalla guerra. Ha un grande talento e realizza delle icone molto belle. Noi vogliamo aiutarlo a finanziare un proprio laboratorio. La vendita dei suoi prodotti gli permetterà così di sostenere i suoi bisogni e quelli di sua madre che vive con lui. 

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Rosari I nostri rosari sono fabbricati nel convento dei carmeliti d’Aleppo. Nonostante i bombardamenti, le suore del convento hanno deciso di non lasciare la città e gli abitanti con i quali hanno creato dei legami. Le sole persone rimaste in questo contesto di guerra civile sono le più povere, coloro che hanno più bisogno di aiuto e conforto.

Acquistare i prodotti fabbricati dalle suore del convento significa aiutare tutti i poveri di Aleppo.

Tutti i rosari sono prodotti con legno di olivo di Betlemme come riferimento alla vita di Cristo, ma anche da olivi della regione di Aleppo. Sono pertanto dei prodotti autentici e di qualità.



Croci di Giacomo : Giacomo è un cristiano della città di Maaloula. È un falegname che assembla e scolpisce croci con motivi diversi. Il risultato è molto bello e permette di decorare le case dei cristiani d’Oriente.

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Abbiamo selezionato una fabbrica nel cuore della vecchia città di Aleppo. Nonostante le distruzioni provocate dalla guerra, la famiglia Zanabili ha avuto il coraggio di ricostruire e ripartire con la produzione. La loro fabbrica produce sapone da più di 200 anni e sarebbe stato un vero peccato abbandonare questo pezzo di storia che ha portato Aleppo ad essere rinomata. Colpiti dalla loro storia, abbiamo deciso di aiutarli a ricostruire permettendogli di esportare i loro prodotti verso la Francia. Si tratta di due fratelli molto uniti e decisi a portare avanti la tradizione.

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Candele 

Il monastero di San Giacomo il mutilato a Qara è stato distrutto dalla guerra. Suor Maria-Agnese ha deciso di ridargli vita e farci vivere una piccola comunità contemplativa. Questa comunità produce le nostre candele al fine di ricevere denaro per poter aiutare i più bisognosi.

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Tessuti  

Seta : I nostri artigiani fabbricano dei foulard in seta naturale con dei motivi colorati. Essi sono tutti fabbricati con grande competenza, che si trasmette di generazione in generazione. I laboratori si trovano nelle periferie delle città, dove i combattimenti sono più cruenti. Le fabbriche sono sovente distrutte o saccheggiate. L’urgenza è pertanto la ricostruzione di queste fabbriche per permettere agli artigiani di vivere del loro mestiere.



Cotone : I nostri artigiani fabbricano dei foulard in seta naturale con dei motivi colorati. Essi sono tutti fabbricati con grande competenza, che si trasmette di generazione in generazione. I laboratori si trovano nelle periferie delle città, dove i combattimenti sono più cruenti. Le fabbriche sono sovente distrutte o saccheggiate. L’urgenza è pertanto la ricostruzione di queste fabbriche per permettere agli artigiani di vivere del loro mestiere.